Grotta dell'Orso

Grotte ad uso abitativo


La grotta si apre sul fondo di una dolina alberata e consiste in un'ampia galleria poco inclinata dalla forma regolare, lunga circa 175 metri. Il nome deriva dalla scoperta operata da Carlo Marchesetti di una mascella e un dente di Ursus spelaeus. Nel corso del Novecento sono stati numerose le campagne di scavo, seguiti ance da diversi scavi abusivi, resi più agevoli dalla facilità di accesso e percorrenza della grande sala.
I materiali ritrovati all’interno ricoprono un arco temporale ambio che va dal Neolitico all’età del ferro. Negli strati più alti sono emersi pochi reperti d’epoca romana e medioevale.
Anche in questa cavità, come nella Grotta Azzurra, sono stati trovati strati di ceneri e carboni riconducibili ad episodi di stabulazione delle greggi al suo interno. Periodicamente si accendeva dei fuochi all’terno per abbassare il livello di calpestio e disinfettare lo spazio abitativo condiviso da uomini e animali.


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