Nel passato, dal medioevo all’Ottocento, il villaggio era la forma insediativa più diffusa e comune. Era composto dalle abitazioni di un numero limitato di famiglie, spesso residenti in quel luogo da generazioni. Queste persone formavano una comunità che, attraverso l’assemblea dei capifamiglia, prendeva decisioni relative a molteplici aspetti della vita comune. Molto importante in proposito era la gestione del territorio circostante il villaggio, che faceva parte integrante e non meno importante, dell’abitato propriamente detto. La comunità di villaggio prendeva decisioni che riguardavano sia l’area coltivata che gli incolti, come boschi e pascoli, che venivano sfruttati collettivamente; si occupava inoltre della costruzione e manutenzione delle strade vicinali e dei ponti e di tutte le opere di uso comune.
La trama dei villaggi, così come oggi la conosciamo, non è rimasta sempre uguale nel tempo. In epoca romana l’elemento più rilevante erano le ville rustiche, luogo di residenza di un grande proprietario, che passava in città la maggior parte del suo tempo, e soprattutto centro produttivo, dove i frutti della terra venivano accumulati, lavorati e smistati; poco sappiamo invece riguardo ai vici, gli agglomerati rurali.
I grandi cambiamenti del paesaggio che interessarono l’ambito regionale tra tardo antico e alto medioevo portarono all’abbandono di gran parte dei siti abitati situati a valle della linea delle risorgive, dove si sviluppò una foresta di pianura, umida o semi-allagata, chiamata nei documenti Waldo o Magna Silva. Solo dal tardo Quattrocento nuovi villaggi cominciarono a sorgere ai suoi margini e, di fatto, di fatto la copertura boschiva si sarebbe in gran parte mantenuta fino alle bonifiche settecentesche. Inoltre, tra IX e X secolo, le scorrerie degli Ungari, devastarono i centri abitati della fascia che si estendeva tra Gradisca e Codroipo. Fu quindi nella zona delle colline moreniche e delle aree pedemontane – orientale e occidentale – che, nell’alto e pieno medioevo, si concentrò la popolazione e si addensò la trama dei villaggi.
Dopo il Mille cominciò un lento, ma continuo, processo di messa a coltura di terre incolte e di formazione di nuovi insediamenti, che portò a colonizzare aree dove in precedenza scarsi o nulli erano i centri abitati. La trama dei villaggi come ora la conosciamo si formò dunque nel medioevo, in gran parte nei secoli successivi al Mille.
Non è possibile naturalmente analizzare in dettaglio ciascuno dei tantissimi villaggi presenti sul territorio regionale. Ci limiteremo dunque a qualche esempio rappresentativo.