Dalla Contea o Marca del Friuli (775-792) alla Marca Veronensis et Aquileiensis (800-1077)

Confini


Dopo il dominio dei Longobardi, la discesa in Italia dei Franchi (774) ripristinò l’unità politica regionale. Il ducato friulano sin dal 775 diventò una Contea di confine (detta anche Marca del Friuli) del Regno dei Franchi poi nel 791 venne ampliata ed organizzata in 5 marche comitali (Verona, Treviso, Aquileia, Istria, Carinzia e Carniola) con un territorio assai più vasto dell’antico Ducato longobardo in quanto si estendeva dal Garda e Mincio fino alla Drava e alla Sava comprendendo anche l’intera penisola istriana. Bisogna dire però che l’introduzione del sistema di frazionamento feudale fece perdere ogni significato politico ai confini, resi estremamente mobili e spesso sconosciuti dagli stessi feudatari. Nel frattempo la regione entrò in una mutevole serie di realtà politico-territoriali. Cividale assunse la nuova denominazione di Civitas Austriae (nel senso di “orientale”) ma con la trasformazione del Regno nell’Impero Carolingio (806) perse il ruolo di capitale marchionale che venne trasferita a Treviso (Tarvisium) e poi a Verona all’interno della nuova Marca Veronensis et Aquileiensis. Negli anni successivi il Friuli e tutta la Marca veronese vennero incluse politicamente nel Ducato di Baviera (952) e quindi nel Ducato di Carinzia (967), trasferendole dal Regno d’Italia a quello di Germania.


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