Confine del 1866 (annessione del Friuli all’Italia)

Confini


Il confine tra Regno d’Italia e Monarchia Asburgica del 1866 venne costituito in seguito all’Armistizio di Cormons (12.8.1866) e alla successiva Pace di Vienna del 3 ottobre 1866, che concluse il conflitto risorgimentale noto come Terza guerra dell’indipendenza italiana.
La sconfitta asburgica e la vittoria italiana, grazie al sostegno della Prussia, determinò l’annessione al Regno d’Italia del Veneto, di cui faceva parte anche il Friuli (provincia di Udine).
Quello che fino all’autunno del 1866 era stato per oltre cinquant’anni un confine amministrativo austriaco tra il Lombardo-Veneto e le Province della Carinzia (a nord) e del Litorale austriaco (a est), divenne un confine politico tra due stati
Il Litorale austriaco (con capoluogo Trieste) si presentava con un territorio molto vario, dalle Alpi Giulie fino alla costa istriana, ed era composito anche in merito alla lingua d’uso, con la presenza di italiani, friulani, sloveni, croati e di tedescofoni nei centri urbani maggiori.

 

Fig. 1: La carta prodotta dalla COMMISSIONE INTERNAZIONALE PER LA DELINEAZIONE DEL CONFINE ITALO-AUSTRIACO (1911-1912). Quadro sintetico dei lavori di Luigi Vannutelli, (s.l., s.d).

Fig. 2: Carta corografica senza titolo che raffigura il confine orientale d’Italia del 1866 prodotta dall’Istituto Geografico Militare (1:200.000), Firenze, s.d. [1911-1915ca.].


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