Abisso di Trebiciano

Grotte per l'approvvigionamento idrico


La disponibilità di acqua pura, in quantità sufficiente per la popolazione è stato un problema che ha afflitto in ogni periodo della storia gli abitanti del Carso e di Trieste. La difficoltà si accentuò nel corso del XIX secolo, quando Trieste conobbe uno sviluppo economico accelerato e una impressionante crescita della popolazione residente. La ricerca dell'acqua necessaria a esaudire l'accresciuto fabbisogno idrico favorirono una sistematica esplorazione delle cavità carsiche alla ricerca del corso sotterraneo del Timavo, fiume che si inabissa nella grotta di S. Canziano, nella speranza di poterne captare le acque per la città. Queste esplorazioni portarono all'individuazione dell'Abisso di Trebiciano, in cui scorreva il Timavo, però ad una profondità di circa 330 metri dal suolo. Fu proprio tale importante dislivello a rendere troppo costosi e impegnativi i progetti di sfruttamento dell'acqua, che vennero così abbandonati.

 

 


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