Castelliere di Galleriano

Castellieri


La tecnica di costruzione delle cinte dei castellieri di pianura si è evoluta nel corso del tempo, come si può vedere a Galleriano. Nella fase più antica le fortificazioni erano di dimensioni ridotte: il terrapieno doveva essere alto all’incirca 2 metri e largo 6 ed era ulteriormente munito, sia all’esterno che all’interno, da un fossato con il profilo a V, entro il quale era infissa una poderosa palizzata. Interessante è anche il sistema difensivo a protezione dell’unico varco di accesso: rialzi di terra e palizzate costringevano gli eventuali attaccanti a seguire un corridoio stretto e tortuoso in cui si trovavano alla sotto il tiro dei difensori.
In un periodo successivo - tra la fine del bronzo medio e il bronzo recente - la cinta venne rimaneggiata e, grazie a nuove tecniche costruttive, fu possibile sopraelevarle di oltre un metro e allargarla di circa quindici metri alla base. Per impedire il franamento e il dilavamento degli argini fortificati vennero disposti dei cassoni costruiti con tavole di legno unite ad incastro, riempiti di ghiaia e terra, disposti a scacchiera sfalsata (tecnica definita della “terra armata”). Ulteriori barriere di legno servivano per mantenere l’allineamento e contenere i materiali di copertura della struttura.


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