Nei secoli tra la fine dell’epoca antica e l’alto medioevo (V-VIII), la crisi dell’impero romano, le migrazioni delle popolazioni germaniche e slave e le scorrerie portate dai popoli delle steppe e altri gruppi provocarono un diffuso senso di insicurezza a cui si aggiunsero importanti cambiamenti nell’habitat, come l’impaludamento delle valli e delle pianure. Per tutti questi motivi la popolazione preferì insediarsi nelle zone più alte - che presentavano il duplice vantaggio di garantire maggior sicurezza da invasioni e scorrerie e di essere all’asciutto rispetto alle aree impaludate - ma anche sulle isole poste a poca distanza dalle coste. Sorsero così molti nuovi insediamenti, che da luogo di rifugio provvisorio (refugia), finirono con il diventare permanenti. Caratteristica comune di questi insediamenti era rappresentata dall’essere cinti da mura per maggior difesa; vennero quindi chiamati castra (castrum = accampamento, e per estensione, luogo fortificato).
Possiamo includere in questa tipologia di abitato i castra, ricordati da Paolo Diacono, in cui si rifugiò la popolazione del Friuli sotto l’incalzare degli Avari nel 610: Osoppo, Gemona, Artegna, Nimis, Buia, Ragogna, Cormons, Invillino; nella penisola istriana: Muggia, Isola, Pirano, Sipar, Umago, Cittanova, Orsera, Rovigno, Castrum Brioni, Albona, Fianona sulla costa; Covedo, Buie, Pinguente, Grisignana, Portole, Montona, Visinada, S. Lorenzo del Pesenatico, Valle, Gimino, Rozzo, Colmo, Pedena ed altri ancora nell’interno. La gran parte di questi centri continuò ad esistere anche ben al di là del periodo della crisi e delle trasformazioni tra il tardo antico e l’alto medioevo e le mura fornirono protezione agli abitanti in molteplici circostanze anche nell’epoca medievale e moderna; alcuni invece, come Sipar o Castrum Brioni, vennero abbandonati nei secoli successivi alla loro nascita. Anche la loro evoluzione nel corso del tempo fu diversificata: molti restarono semplici villaggi, ma certuni, soprattutto in età moderna, si svilupparono in senso cittadino.