Nei secoli del tardo medioevo e agli inizi dell’età moderna (secoli XIII-XVI) la popolazione dei villaggi friulani si trovò spesso a dover affrontare momenti di insicurezza a causa delle guerre tra fazioni avverse. Inoltre a partire dalla metà del Quattrocento le terre poste alla sommità dell’Adriatico furono ripetutamente interessate dalle scorrerie devastatrici dei cavalieri ottomani provenienti dalla penisola balcanica. Per difendersi da tali attacchi, che colpivano la popolazione inerme dei villaggi e razziavano animali e scorte di viveri, vennero approntate, da parte della popolazione, delle difese minimali in cui rifugiarsi assieme ai propri beni. Tali ripari erano normalmente costruiti attorno alla chiesa, edificio in pietra e quindi non facilmente infiammabile, ma soprattutto vero cuore del paese e luogo dalla forte valenza simbolica in cui ci si metteva sotto la protezione divina. Essi prendono il nome di cente in Friuli e di tabor nella valle del Vipacco, sull’altipiano carsico e in Istria.
E’ difficile datare questi edifici eretti direttamente dalla gente dei villaggi e per i quali non abbiamo documenti che ne attestino il momento della costruzione. In genere le cente sono un po’ più antiche – sono menzionate dai documenti dal XIII-XIV secolo - mentre i tabor risalgono all’epoca delle scorrerie turche e furono eretti a partire dalla metà del XV secolo fino alla metà di quello successivo. Le cente erano formate da un gruppo continuo di bassi edifici in muratura, disposti in forma grossomodo circolare attorno alla chiesetta. Originariamente gli edifici - che fungevano da magazzini e stalle – erano ad un solo piano e non avevano aperture verso l’esterno; vi era infatti una sola apertura, più facilmente difendibile, che permetteva di accedere al complesso. I tabor invece si presentano in genere come piccole fortezze, cinte da una cortina muraria, talvolta rafforzata con delle torri. Altra differenza importante è che le cente sorgevano al centro del paese, mentre i tabor erano in genere collocati poco fuori l’abitato, per lo più su un’altura. Un sistema di accensione di fuochi in alcuni punti prefissati permetteva di dare l’allarme a distanza, in modo che la popolazione potesse mettersi al riparo.