I collegi e le scuole degli enti religiosi

Età moderna


Nel processo di organizzazione scolastica, gli ordini religiosi ebbero un ruolo centrale nel fornire ai giovani dei ceti agiati la possibilità di una formazione superiore e soprattutto un accesso alle facoltà universitarie. Il corso di studi era prevalentemente umanistico, con la predominanza dell'insegnamento della lingua latina sull'aritmetica. I Gesuiti nei territori imperiali, i Barnabiti (Chierici regolari di S. Paolo) e i Padri Somaschi nella Terraferma veneta offrirono ai discenti la globalità di una formazione culturale e religiosa. In particolare, i Gesuiti riuscirono ad ottenere il monopolio dell'istruzione: quando, nel 1615, si stabilirono nella contea di Gorizia, aprirono scuole gratuite, con l'insegnamento in lingua tedesca, italiana e latina; nel 1629 fondarono il primo seminario, grazie al lascito del conte Giovanni Battista Werdenberg, a cui fu dedicato il collegio Seminarium Werdenbergicum, costituito da un solo corso di studi da completare presso i seminari di Graz, Klagenfurt, Lubiana e Udine. La loro influenza si radicò nelle città asburgiche di Lubiana (dal 1596), di Gorizia (dal 1615), di Trieste (dal 1619), di Fiume (dal 1627), attraverso il controllo della scuola superiore fino alla soppressione dell'Ordine, avvenuta nel 1773; a partire dal 1780, il governo austriaco nominò in loro sostituzione insegnanti laici e successivamente assegnò le scuole normali d'istruzione umanistica (Scuole latine e filosofiche) alla direzione dei Padri delle Scuole Pie (gli Scolopi), i quali già operavano in diverse province dell'impero, insegnando la lingua tedesca fino al 1809. A Udine il Seminario fu attivo dal 1601 e venne riformato dal patriarca Dionisio Dolfin, prevedendo successivamente la possibilità di ammettere ai suoi corsi anche i laici; a causa di questa scelta si verificarono alcuni contrasti con le scuole superiori dirette dai Barnabiti, che dal 1676 ebbero in gestione gran parte della scuola pubblica udinese. Per la formazione femminile, a Gorizia furono attive dal 1672 le Orsoline, che istituirono un educandato femminile per allieve non destinate alla vita monastica, fornendo insegnamenti di lingua e scrittura italiana e tedesca, di dottrina cristiana, di aritmetica e istruendo ai lavori ritenuti femminili. A Udine, i centri principali di educazione femminile furono i monasteri di Santa Chiara, di S. Agostino, di S. Caterina, di San Domenico, oltre agli istituti gestiti dalle Dimesse e dall'Istituto delle Zitelle.


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