L'evoluzione demografica: la popolazione del Friuli in Età moderna

Età moderna


Durante il dominio di Venezia, le rilevazioni sulla popolazione friulana derivarono dai censimenti promossi da specifiche magistrature (es. Provveditori ai confini, Provveditori sopra i beni comunali), effettuati per intenti diversi, ma con simili parametri di uniformità, pertanto le informazioni conosciute, pur non essendo esaustive, risultano confrontabili tra loro. I più recenti studi statistici indicano che nel 1569 la popolazione della Patria del Friuli (esclusi i domini imperiali) era di quasi 223.000 abitanti, nel 1656 di circa 211.000 e nel 1766 di circa 319.000 unità, dati che vanno contestualizzati, considerando che spesso i villaggi di montagna non ricevevano un censimento attento e che l'unità di analisi non era il villaggio ma la parrocchia. Se si suddivide convenzionalmente il territorio tra montagna, collina e pianura, i dati relativi agli indicatori dell’andamento demografico (natalità-mortalità-nunzialità) mostrano diversi regimi, con tassi bassi per la montagna, medi in collina e alti in pianura. L'andamento rilevato dagli studiosi segnala un incremento demografico a partire dagli ultimi decenni del Quattrocento, con una persistenza fino agli anni Settanta del secolo successivo, quando iniziò un decremento fino alla metà del Seicento. Superato il periodo di carestie e di pestilenze, culminato tra il 1629 e 1631, la popolazione registrò una crescita sensibile tra la fine del Seicento e i primi decenni del Settecento. La bassa pianura e la montagna manifestarono un netto contrasto, restando stagnanti fino a fine Settecento, mentre la Carnia avviò una lieve ma costante crescita dal secolo XVI al XVIII. Tra la metà del Settecento e gli ultimi decenni dell’Ottocento (inizio del cosiddetto «processo di transizione») emergono le differenze più marcate tra i modelli demografici territoriali, poiché si registrano aree disomogenee per livelli di nunzialità, natalità e mortalità; in particolare la pianura friulana fu contraddistinta da un regime a maggior pressione demografica rispetto ai livelli della zona collinare; solo all’inizio dell’Ottocento e durante i primi anni di dominazione francese si registrarono in tutto il territorio nuovi incrementi, sia nei livelli di nunzialità che di natalità.

 


Della stessa tematica