Il sistema postale nella Patria del Friuli

Età moderna


Durante l'Età moderna la trasmissione della corrispondenza venne riorganizzata in un vero e proprio sistema postale grazie all'iniziativa di alcuni privati che si costituirono in gruppo commerciale. Nella Repubblica di Venezia già dal secolo XIV esisteva la Compagnia dei Corrieri Veneti, che accanto alla posta di Stato estese il suo servizio anche tra privati, per il trasporto di persone e di merci. Queste organizzazioni divennero permanenti collegando i principali centri cittadini posti lungo itinerari pianificati, nei quali vennero create le stazioni di posta a distanze fisse per il cambio dei corrieri e dei cavalli. Lungo i due assi stradali principali della «Pontebbana» (nota anche come Strada imperiale o Via germanica) e della Stradalta (che da Pordenone raggiungeva Gorizia), vennero individuati gli snodi del servizio postale. Dalla città di Udine si diramarono diversi percorsi per le comunicazioni interne, mentre dal 1549 fu attivo il servizio di posta con Venezia attraverso la via di Portogruaro e nel 1565 fu adottato il capitolare per l'istituzione regolare dei «cavallari o portalettere». Nel 1581 venne istituito un servizio settimanale che trasferiva la posta da Venezia alle città di Terraferma in due soluzioni: utilizzando un portalettere oppure la cosiddetta staffetta, che prevedeva il cambio di corriere e cavallo ad ogni stazione di posta. Nel 1647-48 la Serenissima assunse la direzione del servizio postale e lo diede in esecuzione a imprese private attraverso aste con tariffe prefissate. Nel 1713 vennero individuati i centri stabili per la raccolta della corrispondenza e presso i quali i Mastri di Posta apponevano il timbro della Compagnia dei Corrieri: furono scelte Cividale, Codroipo, Gemona (dove si praticava il cambio dei cavalli), Latisana, Palma, Pordenone, Sacile, San Vito, Spilimbergo e Udine; più tardi altre stazioni di posta vennero organizzate a S. Foca, Ospedaletto e Palmada. Nei territori asburgici l'organizzazione postale venne affidata alla famiglia Tasso (Taxis) di Cornello, che in pochi anni ottenne la gestione esclusiva delle poste imperiali. Nel 1721 la Serenissima confermò alla Compagnia dei Corrieri Veneti il diritto all'esercizio postale per l'interno e per l'estero, comprendendo anche la compagnia che operava in Udine. Nel 1750 venne deliberato di unificare tutti i servizi postali in una sola impresa, definita «Posta nel territorio di Udine, Palma, Provincia del Friuli e Capodistria». Due linee della posta provente da Venezia si diramarono dalla stazione di Codroipo, l'una verso Udine e l'altra verso Palmanova e Gorizia; da quest'ultima città partirono i percorsi a nord con la Carinzia e con la Carniola, a est verso Lubiana e a sud verso Trieste. Alla fine del secolo (1797) gli uffici postali sul territorio vennero ridotti a sette: Codroipo, Palmanova, Pordenone, Sacile, San Vito, Spilimbergo e Udine.


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