Isole

Paesaggi


  • Isole lagunari (Barbana, Grado)

 Tra le isole, si segnalano in particolare Barbana e Grado, nella laguna che prende il nome da quest’ultima. Barbana, all’estremità orientale della laguna, nota per la presenza dell’antico santuario mariano, ha una superficie di poco più di 3 ettari ed è caratterizzata dalla presenza di pini marittimi, cipressi, olmi. Grado, ancora nella laguna orientale, si trova su di uno stretto cordone sabbioso all’estremità orientale. È collegata alla terraferma dai due pontili di Belvedere e di Primero. L’isola, che nell’antichità costituiva l’avamposto di Aquileia, è un noto centro turistico e termale, frequentato sin dal XIX secolo. Lo sviluppo urbanistico ha prodotto una netta divisione tra l’originaria cittadella veneta a occidente e la parte turistica, di recente costruzione.

  

  • Isole della costa istriana e del Quarnaro (Brioni, Cherso, Lussino)

Lungo la costa compresa nella Repubblica di Croazia, si individuano alcune isole particolarmente rinomate per la loro ricchezza naturalistica. L’arcipelago delle isole Brioni (da Brevoni, nome risalente al VI secolo), nelle vicinanze di Pola, è costituito dall’isola Maggiore, l’isola Minore/ Veli e Mali Brijun e i numerosi scogli che emergono da sud verso nord: Orsera/Vrsar, Madonna del deserto/Pusti, Vanga / Krasnika Gronghera o Grunj, Gallia/Galija, Zumpin grande/Supinić. L’isola Maggiore, 690 ettari, è Parco Nazionale dal 1983, ha forma a trifoglio, numerose piccole baie e una fitta vegetazione ed ospita importanti testimonianze archeologiche, fra cui un castelliere dell’età del bronzo, alcune ville romane ed un castrum bizantino.

Altre isole della costa occidentale dell’Istria sono quella di San Nicola/Sveti Nikola, di fronte Parenzo, San Giorgio/Sućuraj, di fronte Orsera) Santa Caterina e Sant’Andrea /Sveta Katarina e Sveti Andrija, di fronte Rovigno.

Passando all’arcipelago del Quarnaro, l’isola di Cherso/Cres ha una superficie di poco più di 400 km2. Il canale di Faresìna/Porozina la separa dall’Istria e numerosi sono i boschi di latifoglie e conifere che vi crescono. Nell’isola è presente il lago di Vrana che rifornisce di acqua dolce anche la contigua Lussino, separata solo da un sottilissimo istmo, tagliato da un canale già prima dell’epoca romana. Nell’antichità il complesso delle due isole, allora unite, e delle più piccole Unie/Unije e Sansego/Susak, assieme a numerosi scogli, veniva chiamato Apsirtides in riferimento al mito degli Argonauti. Lussino è caratterizzata da una fitta vegetazione, è prevalentemente collinosa e la sua costa si snoda per circa 130 km. Nella parte settentrionale dell’isola sorge il monte Ossero/Osoršćica, la cui cima più alta, il Televrin, raggiunge i 588 m; nella parte meridionale, si individua il monte Stan (110 m). Si segnalano, inoltre, il centro di Lussinpiccolo/Mali Lošinj, con il suo porto e i monti di Lussingrande/Veli Lošinj (il Grgoščak supera i 200 m.).

Veglia/Krk, con i suoi 405,22 km⊃2; è stata a lungo considerata l’isola più grande dell’Adriatico, ma misurazioni recenti attribuiscono il primato a Cherso. È separata dalla costa damata dal canal di Maltempo/Mala Vrata, che a partire dal 1980 è stato scavalcato da un ponte che si appoggia all’isolotto di San Marco/Sveti Marko. Nell’antichità era chiamata Curycta, radice che si è conservata nel toponimo croato. La sua superficie è prevalentemente collinare e la vetta più alta è l'Obzova (568 m). La parte settentrionale è caratterizzata da un altopiano calcareo eroso dalla bora che non supera i 60 m d'altezza ed in cui si apre la grotta di Biserujka, lungo la costa orientale. La zona centrale è un vasto altopiano ondulato su cui si alternano colline che raramente superano i 200 m, valli e doline dove la vegetazione è rigogliosa. La parte meridionale è dominata da due catene montuose parallele con le vette più alte dell'isola, tra le quali si sviluppa la vallata di Bescanuova/Bašćanska draga, attraversata dall’unico fiume a carattere permanente, la Suha Ričina o Vela Rika.

 


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