Nesazio (Istria)

Città


Nesactium (Età romana) 

Nesactium (oggi Nesazio-Nezakcji, presso la località di Altura-Valtura, Repubblica di Croazia) si trova a poco più di una quindicina di chilometri a nord est di Pola, a breve distanza dal mare. Sede di un castelliere in età protostorica, fu una delle principali roccaforti degli Histri, tra le ultime a cadere alla fine della cosiddetta seconda guerra istrica (178-177 a.C.). Nel 177 a.C. il console Gaio Claudio Pulcro guidò la campagna risolutiva in Istria, che si concluse con l’assedio e la distruzione di Nesactium, il suicidio del re Epulo e la strage dei suoi, e la sottomissione dei centri restanti (Mutila e Faveria, località non ancora sicuramente localizzate). Il sito fu ripopolato, e, come risulta dall’evidenza archeologica, fu urbanizzato in forme romane negli anni centrali del I secolo a.C. La questione della condizione giuridico-amministrativa di Nesactium romana, ubicata all’interno del territorio della colonia di Pola, è piuttosto complessa. Plinio il Vecchio, nel passo conclusivo della descrizione dell’Istria, prima di indicare nel fiume Arsia (Arsa-Raša) il confine orientale dell’Italia romana, elenca come ultimo centro della penisola istriana l’oppidum Nesactium. L’oppidum di Nesazio, forse un insediamento romano con competenze amministrative ristrette, era presumibilmente contributum alla colonia di Pola: per dirla in termini moderni, l’oppidum Nesactium poteva essere una specie di “frazione” della colonia “Comune” di Pola. L’oppidum fu poi giuridicamente elevato allo status di municipium ‒ una comunità cittadina con piena autonomia amministrativa ‒ forse in età Flavia. Nelle fonti epigrafiche di età imperiale Nesactium viene anche menzionato come res publica Nesactium. Un aspetto interessante è la sopravvivenza nella Nesazio romana di culti indigeni, come testimoniato da varie epigrafi votive dedicate a divinità preromane del luogo. Oggi il Sito Archeologico di Nesactium, sul colle detto Glavizza (Glavica) presso Altura (Valtura), è uno dei parchi archeologici più interessanti dell’Istria.


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