Parenzo (Istria)

Città


Parentium - Colonia Iulia (Età romana)

Plinio il Vecchio, nella rassegna degli insediamenti romani della penisola istriana, prima di annoverare la colonia di Pola ricorda la città di Parentium (oggi Parenzo-Poreč, Repubblica di Croazia), che definisce oppidum civium Romanorum.
Non c’è accordo fra gli studiosi sull’interpretazione da dare alla definizione pliniana: per alcuni oppidum civium Romanorum andrebbe interpretato come municipio di cittadini romani, per altri come insediamento di cittadini romani con limitata autonomia amministrativa. Gli autori antichi non tramandano la data di istituzione dell’oppidum, che, secondo un’ipotesi prevalente fra gli studiosi moderni, andrebbe riferita a Gaio Giulio Cesare, in un momento contemporaneo o di poco posteriore alla fondazione della colonia di Pola (attorno al 46 a.C.).
Gli insediamenti romani di Pola e di Parentium, sulla costa occidentale dell’Istria, rientrerebbero nel medesimo piano programmatico del dittatore, finalizzato alla sistemazione dei veterani e alla difesa del territorio dalle minacce dei popoli illirici. In seguito, l’oppidum di Parenzo diventò una colonia romana, con il nome di Colonia Iulia Parentium, come risulta dalla documentazione epigrafica. I suoi cittadini vennero iscritti nella tribù Lemonia.
Sulla controversa questione cronologica della fondazione coloniaria (età proto-augustea? età tiberiana?), degli indizi interessanti vengono dalle indagini topografico-archeologiche, che hanno evidenziato come la centuriazione dell’agro di pertinenza della colonia di Parentium ‒ dal fiume Quieto (Mirna) fino al Canale di Leme (Limski Kanal) ‒ sia stata impostata sulla base del medesimo schema della centuriazione dell’agro di Pola dal Canale di Leme al fiume Arsia (Arsa-Raša).
La divisione geometrica del territorio di Parentium realizzata, secondo il modello centuriale, attraverso l’incrocio ortogonale di assi paralleli con orientamento nord-sud (cardines) ed est-ovest (decumani) e finalizzata all’assegnazione di terre ai coloni ‒ sembra essere la prosecuzione della centuriazione del territorio di Pola. Ciò ha portato a supporre, se non la contemporaneità delle due fondazioni ‒ ipotesi a cui osta la suddetta testimonianza pliniana ‒ almeno che la fondazione di Parentium e la centuriazione del suo territorio siano da collocare subito dopo la centuriazione di Pola, in ogni caso entro la seconda metà del I secolo a.C. Parenzo ha mantenuto nei secoli l’impianto della città antica. La via Decumanus e la via Cardo Maximus, le principali arterie del centro storico, ricalcano gli antichi assi della divisione urbana di età romana. La via Decumanus conduce in Piazza Marafor, dove sono visibili i resti del Foro romano e di alcuni edifici templari.


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